A Parigi in mostra le opere salvate dall’incendio di Notre Dame. Aspettando la rinascita della cattedrale

Nell’aprile 2019, un rovinoso incendio divampava all’interno di Notre Damecausando la distruzione del tetto e della guglia più alta della Cattedrale simbolo di Parigi. I lavori di ricostruzione, avviati nel 2022 e costati oltre 800 milioni di euro – in parte finanziati da noti imprenditori e mecenati francesi, come François Pinault e Bernard Arnault – si concluderanno a breve, in vista dell’attesa riapertura al pubblico dell’edificio, prevista per l’8 dicembre 2024. Nel frattempo, una mostra ospitata alla Cité de l’architecture e du patrimoine, non distante dalla Tour Eiffel, rende omaggio alla storia dell’antica cattedrale, esemplare architettura gotica di epoca medievale, già restaurata nel XIX secolo, secondo l’approccio di Eugène Viollet-le-Duc: nella cittadella parigina dell’architettura, il progetto espositivo Notre-Dame de Paris. From builders to restorers, a cura di Isabelle Marquette e Lisa Bergugnat, sarà visitabile fino al 2 giugno 2024.

Le opere salvate dall’incendio di Notre Dame

Ma nel quinto anniversario dell’incendio – che scoppiò nella notte del 15 aprile – il ricordo dell’incidente passa attraverso una rinascita che suggella il lavoro provvidenziale dei vigili del fuoco e dei volontari nelle ore più tragiche, quando, mentre ci si preoccupava di preservare la facciata da crolli che avrebbero compromesso la struttura in modo irrecuperabile, si riuscì anche a mettere in salvo il patrimonio custodito a Notre Dame. Opere d’arte, libri antichi, cimeli strappati in extremis alle fiamme, e protetti dall’acqua necessaria a spegnerle. Tra questi, un nucleo di dipinti a tema religioso del XVII secolo, opera dei migliori artisti francesi del tempo, ubicati nelle cappelle laterali della cattedrale, e scrupolosamente restaurati negli ultimi mesi dal team del Mobilier National, che è intervenuto per arginare i danni provocati dall’umidità e dal fumo. Quando Notre Dame riaprirà, ciascuno dei grandi quadri tornerà al proprio posto. Ma l’intervento di restauro offre l’opportunità di esporli al pubblico sin d’ora, uno accanto all’altro, riuniti in uno stesso spazio, in occasione della mostra che proprio il Mobilier National ospiterà dal 24 aprile al 21 luglio 2024.

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Articolo apparso su Artribune (c)  di Livia Montagnoli  01/05/2024

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