Premesse
l titolo di Capitale Italiana della Cultura nasce dalla vivace e partecipata competizione che culminò il 17 ottobre 2014 nella designazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. L’impegno, la creatività e la passione che avevano portato le sei finaliste a costruire dei dossier di candidatura di elevata qualità progettuale convinsero il Governo a proclamare le altre cinque concorrenti, ossia Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, Capitali Italiane della Cultura 2015 e a indire contestualmente una selezione per individuare, a partire dal 2016, la città meritevole di questo titolo.
Scelta da una commissione di sette esperti di chiara fama nella gestione dei beni culturali, la città vincitrice, grazie anche al contributo di un milione di euro messo in palio, può mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità.
La prima prescelta fu Mantova, a cui seguirono Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 e Parma nel 2020, titolo prorogato anche nel 2021 a causa dell’emergenza pandemica, mentre nel 2023 sarà il turno di Bergamo e Brescia. Nel 2022 sarà una delle dieci città finaliste individuate dalla commissione.
Capitale italiana della Cultura, vince Procida. Un urlo di gioia è esploso tra il comitato organizzatore dell’isola alla proclamazione trasmessa in diretta sui canali del MiBACT. Il ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, ha annunciato il nome della Capitale italiana della cultura 2022 poco dopo le 10. (…)
“Viva Procida che ci accompagnerà nell’anno della rinascita – ha detto Franceschini – Il progetto culturale presenta elementi di attrattività di livello eccellente. La motivazione parla da sola“.
“Siamo onorati, grazie per questa opportunità storica che senz’altro coglieremo lavorando sodo per rendere orgogliosa l’Italia di questa bella scelta” ha commentato il sindaco di Procida (Napoli), Dino Ambrosino, intervenendo poco dopo la proclamazione. “Questa enorme gioia – ha spiegato il primo cittadino dell’isola – rappresenta il sentimento di tanti borghi dell’Italia minore. Penso che Procida possa essere considerata una metafora di tanti luoghi, di tante amministrazioni, di tante comunità che hanno riscoperto l’entusiasmo e l’orgoglio per il loro territorio e che, con questo titolo, vogliono costruire un riscatto importante per le loro terre. Siamo onorati e facciamo complimenti a tutte le altre città di cui pure abbiamo visto i dossier e abbiamo studiato le loro proposte culturali. La cultura, per noi e per loro, può essere uno straordinario detonatore del piano strategico di rilancio“.
“E’ una vittoria epocale, non solo per l’isola di Procida e per la Campania, ma per tutto il Paese – dichiara Agostino Riitano, direttore della candidatura di Procida – In questo momento il Paese aveva bisogno di un progetto lungimirante e che potesse dare il segno che l’Italia non è fatta soltanto dalle grandi città d’arte ma i migliori giacimenti sono proprio in quei luoghi che sono stati considerati per anni minori. Noi con questa vittoria dimostriamo che ciò che è minore è anche profetico, e noi incorporiamo la profezia del cambiamento della cultura nel nostro Paese“. Quello di Procida, sottolinea Riitano, “è un progetto serio, è un progetto lungimirante, ha un programma culturale impressionante, ha dei valori legati alla sostenibilità ambientale molto forti, è un progetto che si inserisce in un ragionamento molto ampio che ha a che fare proprio con la ripartenza dell’Occidente. La cultura non può essere soltanto qualcosa appannaggio del turismo, ma serve essenzialmente al miglioramento delle nostre comunità“. Con la proclamazione da parte del ministro Dario Franceschini, Procida può ora iniziare il percorso di preparazione al 2022: “Si partirà dal dossier di candidatura, che è la nostra carta di navigazione. Ci muoveremo su questa carta si navigazione che ci dà i punti, gli obiettivi e le strategie. Nei prossimi giorni pubblicheremo il nostro dossier affinché possa diventare di patrimonio collettivo“, conclude Riitano.
Le motivazioni
“Il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente. Il contesto di sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato, la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria, la dimensione laboratoriale, che comprende aspetti sociali e di diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee“. Così le motivazioni della giuria lette dal ministro Franceschini per la scelta di Procida Capitale italiana della Cultura per il 2022.
“Il progetto potrebbe determinare, grazie alla combinazione di questi fattori, un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura, che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al paese, nei mesi che ci attendono. La capitale italiana della cultura 2022 è Procida“, conclude così la motivazione.
La campagna
Ha ricevuto il supporto di oltre 300 artisti, tra cui Toni Servillo, Luisa Ranieri e Gigi D’Alessio. Ha coinvolto realtà trasversali come l’Università Federico II e la Camera di commercio. E’ stata sostenuta da tutte le istituzioni territoriali, Città metropolitana di Napoli e Regione Campania in primis. E oggi Procida ce l’ha fatta, ha vinto il titolo di Capitale italiana per il 2022, unica isola tra le dieci finaliste selezionate dalla giuria del Mibact presieduta da Stefano Baia Curioni.
Il dossier abbraccia 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti e 40 opere originali, senza dimenticare la rigenerazione urbana di alcune strutture del territorio, dal carcere borbonico di Palazzo d’Avalos alla chiesa di San Giacomo.
Le reazioni
“Esprimiamo la nostra gioia e la grande soddisfazione per la scelta di Procida come Capitale italiana della Cultura 2022. L’isola di Procida è uno dei luoghi più suggestivi e caratteristici della Campania per le bellezze ambientali, per la sua storia e le sue storie, per i suoi borghi e le sue spiagge. E’ un luogo assolutamente affascinante che sottolinea le molte bellezze della nostra terra” dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Ha vinto un progetto bellissimo, di valorizzazione dell’isola e della Campania, a cui Regione e Comune hanno creduto. E’ un’occasione straordinaria di proiezione della nostra Regione sul piano internazionale sulla scia del grande successo delle Universiadi 2019 – sottolinea – Presenteremo nei prossimi giorni i contenuti del progetto“.
“Grandissima gioia. Procida è la capitale italiana della cultura 2022. Un’enorme opportunità per l’isola e per la Campania. Complimenti al sindaco Ambrosino” ha scritto su Twitter il ministro degli affari europei Enzo Amendola celebrando la nomina dell’isola del Golfo di Napoli a Capitale della cultura.
“Procida capitale italiana della cultura del 2022. Sono felicissimo come napoletano e come sindaco della citta’ metropolitana. Abbiamo sostenuto questa candidatura che la nostra splendida isola merita. Complimenti ai procidani, insieme vinceremo questa sfida fantastica” ha dichiarato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
”La proclamazione di Procida capitale italiana della cultura per il 2022 riempie di orgoglio e di speranza, tanto più in giorni difficili come quelli che stiamo vivendo. Già il motto scelto per promuovere la candidatura, ‘La cultura non isola’, dice moltissimo e sembra fatto apposta per il momento storico che stiamo vivendo. Così come indovinato e di altissimo livello è l’articolato programma di eventi che ha trovato nella popolazione un forte appoggio e un coinvolgimento molto attivo”. Così in una nota la senatrice del Movimento 5 Stelle in commissione cultura Danila De Lucia. ”Questa candidatura è partita con la costruzione di un percorso di cocreazione e capacity building -prosegue- che ha attivato la partecipazione dei cittadini procidani in primis perché l’obiettivo era innanzitutto ascoltare i loro desideri e costruire un orizzonte collettivo. La proclamazione di Procida capitale italiana della cultura 2022 non è la vittoria di una piccola isola del Golfo di Napoli, ma il risultato della collaborazione di una comunità molto più ampia che tiene dentro I Campi flegrei e tutti i 35 Comuni delle isole minori”, conclude De Lucia.
“In un periodo di crisi sanitaria ed economica, la scelta di Procida è un segnale forte per guardare al futuro e progettare il rilancio della Campania partendo dalle bellezze, dalla storia e dalla cultura, valori universali che uniscono“. Il consigliere regionale del Pd, Massimiliano Manfredi, commenta così la proclamazione di Procida come capitale italiana della cultura per il 2022.
“Una splendida notizia. Procida è un’isola straordinaria, ricca di storia, tradizioni e bellezze naturali, che il sindaco Dino Ambrosino e tutti gli stakeholder privati e pubblici hanno saputo presentare e far apprezzare. Complimenti ed auguri a lui e a quanti hanno lavorato al progetto” scrive in una nota Marco Sarracino, segretario metropolitano dem di Napoli.
“E’ una battaglia per la quale mi sono speso personalmente fin dal primo giorno – sottolinea il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Gennaro Saiello – lavorando gomito a gomito con il sindaco e la giunta comunale di Procida, riuscendo a coinvolgere tutte le forze politiche e facendomi promotore di una risoluzione approvata all`unanimità , che ha impegnato la Regione Campania a mettere in campo ogni sforzo e iniziativa utili per il conseguimento di questo risultato straordinario. Ora è il momento di impegnarci perchè questo evento si tramuti in un successo che possa riverberarsi su tutto il territorio regionale“.
“La scelta di Procida capitale italiana della Cultura 2022 rappresenta un’occasione importante per il rilancio del turismo e delle imprese della provincia di Napoli. Il sistema economico si gioverà della ricaduta che avranno le iniziative da mettere in campo, alle quali la Camera di Commercio non farà mancare la propria attenzione. Ora bisogna mettere in piedi un meccanismo attrattivo e virtuoso che possa essere all’altezza della proclamazione” ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola.
“Soddisfazione per il riconoscimento all’isola di Procida, “Capitale Italiana della Cultura 2022”. La valorizzazione del patrimonio culturale italiano ed in particolare della Campania sia benzina per il motore della ripresa. Elemento imprescindibile per ritrovare la giusta strada per la nostra regione e per tutti i territori fortemente rappresentativi di tradizioni ed identità” dichiara il deputato campano della Lega Gianluca Cantalamessa.
Articolo pubblicato su La Repubblica – -Cronache Napoli Articolo scritto da Anna Laura De Rosa e Paolo Popoli