Articolo “Caravaggio in alta definizione. Digitalizzati 3 capolavori per i 450 anni dalla nascita” pubblicato da Claudia Giraud Art Tribune il 24 gennaio 2021
Continua il processo di digitalizzazione dei capolavori della storia dell’arte intrapreso dalla tech company Haltadefinizione che, in sinergia con musei e istituzioni culturali, rende fruibili le opere online in gigapixel.
Questa volta è toccato alle opere di Caravaggio, in occasione dei 450 anni dalla sua nascita. La compagnia specializzata nella digitalizzazione di beni culturali, che ha già lavorato su capolavori custoditi alla Pinacoteca di Brera e alla Galleria dell’Accademia di Firenze, e che di recente ha aggiunto sul proprio sito sei nuove opere d’arte in gigapixel conservati alla Galleria degli Uffizi e alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze, tutti capolavori di Raffaello Sanzio, ha, infatti, acquisito tre nuovi capolavori in gigapixel conservati alle Gallerie Nazionali di Arte Antica.
ARTE: IL PROGETTO DI HALTADEFINIZIONE
Si tratta del San Giovanni Battista e del San Francesco in meditazione, oltre al celebre Narciso: andranno ad arricchire la selezione di opere del grande artista lombardo già presente sul sito di Haltadefinizione, dove oltre a Giuditta e Oloferne, anch’esso custodito a Palazzo Barberini, sono presenti altri capolavori conservati alla Galleria Borghese a Roma, alla Pinacoteca di Brera e alla Galleria degli Uffizi. “La digitalizzazione con tecnologia gigapixel o gigapixel+3D permette ai musei di raggiungere diversi obiettivi: da un lato è funzionale al monitoraggio dello stato di conservazione dei dipinti e alle finalità di studio e ricerca, dall’altro aumenta gli scenari di valorizzazione, permettendo, ad esempio, alla collettività di accedere alla visione dei capolavori anche a distanza in forma digitale”, racconta Luca Ponzio, fondatore di Haltadefinizione.
TADEFINIZIONE: L’ACCORDO CON IL MIBACT
“A tal proposito, nel 2019 Haltadefinizione ha siglato un accordo per la valorizzazione e promozione delle collezioni statali con il Ministero per beni e le attività culturali e per il turismo. Le tecnologie di acquisizione e di restituzione digitale possono essere applicate a qualsiasi tipologia di oggetto culturale: dipinti, affreschi, manoscritti, statue”. Un accordo lungimirante e ora provvidenziale, data la sua capacità di dare a tutti la possibilità di fruire gratuitamente delle opere d’arte custodite nei musei italiani, in un momento segnato ancora dall’incertezza sulla riapertura dei luoghi della cultura.
– Claudia Giraud
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