Chieri e il “gualdo” – Conferenza, esposizione di manufatti e visita all’Orto botanico del Museo del Tessile

“ARS ET INDUSTRIA”

Museo del Tessile di Chieri – Ciclo di Conferenze 2021
Sabato 19 settembre 2021 – ore 15:00 Museo del Tessile di Chieri – Via Santa Chiara, 5
CHIERI E IL GUALDO
Conferenza, esposizione di manufatti storici e contemporanei e visita all’Orto botanico del Museo del Tessile

Sabato 19 settembre, a partire dalle 14,30, il Museo del Tessile di Chieri dedica un evento al gualdo (Isatis tinctoria), ampiamente usato nel territorio per colorare filati e tessuti in tonalità blu mediante un processo piuttosto elaborato, che prevedeva anche l’impiego di macine in pietra per frantumare le foglie di questa pianta officinale e tintoria, visibile sia nell’esposizione permanente, sia nell’Orto botanico del Museo del Tessile.

Il cosiddetto “oro blu” è un elemento identitario di Chieri, così come il fustagno (antesignano del jeans o denim), la cui tessitura e tintura nella variante azzurra sono documentate sin dal XV secolo. Non a caso, fra i toponimi di Chieri spiccano “Via del Gualdo” e “Via della Gualderia”, mentre il centro commerciale “Il Gialdo” sorge in un’area extraurbana dove si coltivava la pianta da cui prende il nome.
L’evento inizierà alle 14,30 alla Porta del Tessile, in via Santa Chiara 5, e prevede una conferenza, l’esposizione di manufatti storici e contemporanei e la visita all’Orto botanico del Museo del Tessile.
Dopo i saluti di Antonella GIORDANO, assessore alla Cultura della Città di Chieri, e l’introduzione di Melanie ZEFFERINO, Presidente della Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile, seguirà l’intervento di Marco NICOLA, conservatore e titolare del laboratorio di diagnostica Adamantio a Torino, che si focalizzerà su «Il blu nella storia e il gualdo nella Collezione Nicola di Aramengo».
Alla sala “Porta del Tessile” saranno esposti per l’occasione alcuni manufatti tessili storici, che testimoniano l’impiego del gualdo nelle tele usate non solo per l’abbigliamento, ma anche in pittura, gentilmente prestati al Museo da Gianluigi NICOLA, già docente di restauro all’Accademia di Torino e titolare del prestigioso laboratorio di restauro ad Aramengo (Asti).
Sarà esposta una camiciola in tela con motivo striato, tessuta con filato bianco e azzurro (gualdo), rinvenuta in una buca pontaia, ricoperta da intonaco datato 1606, in una dimora storica ad Aramengo d’Asti. Si tratta di un indumento seicentesco appartenuto a un bambino indigente, dunque di un reperto assai raro. Saranno anche esposte due toppe in tela (una tinta d’azzurro col gualdo, l’altra a quadri in filo naturale tinto d’azzurro col gualdo) rinvenute su dipinti a olio di anonimo del XVII secolo e rimosse durante il restauro delle opere. Come si evince da un frammento in mostra, lo stesso tipo di tela a quadri bianco-azzurra, fu impiegata da Guglielmo Caccia, detto “il Moncalvo” (Montabone, 9 maggio 1568–Moncalvo, 13 novembre 1625) per la pala d’altare della chiesa di Bosco Marengo (Alessandria).
Alla luce di questi reperti, si può guardare al gualdo come trait-d’union fra tessitura e pittura, non solo in virtù del suo uso nel supporto pittorico ma, presumibilmente, anche nelle tavolozze del primo Barocco.
Dal Seicento lo sguardo si volgerà ai giorni nostri, grazie a Giulia PERIN, antropologa e artigiana in residenza stabile al Museo del Tessile, dove cura l’Orto botanico, che parlerà di «Gualdo e batik d’artista nel contemporaneo», ed esporrà alcuni suoi manufatti tinti con coloranti naturali.
Infine, Antonello BRUNETTI, storico e naturalista, ripercorrerà «Le vie del gualdo: tra Castelnuovo Scrivia e Chieri» insieme allo storico dell’arte Giovanni DONATO.
Concluderà Laura VASCHETTI, vice-presidente della Fondazione, la quale darà anche alcune anticipazioni sui progetti in fieri al Museo del Tessile per la ricerca e la divulgazione orientata a riscoprire e valorizzare i landmark identitari del territorio di riferimento e a stringere collaborazioni per ampliare orizzonti di conoscenza e creatività.
Al termine degli interventi, sarà possibile visitare l’Orto del Tessile con introduzione di Giulia PERIN e ammirare i manufatti storici e contemporanei in mostra per l’occasione nella sala della “Porta del Tessile”.

Biglietto: 3 euro
Prenotazione obbligatoria: prenotazioni@fmtessilchieri.org
I visitatori devono essere in possesso di green pass, da esibire all’ingresso, e indossare la mascherina in ottemperanza delle norme di sicurezza in vigore

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