Collemaggio vince ancora: al restauro della Basilica anche il Grand Prix Europeo

Prestigioso Premio Europeo del Patrimonio 2020 alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio, L’Aquila, e alla Rete Tramontana III (Progetto Europeo con partners italiani) 

Bruxelles / L’Aia, 10 novembre 2020 – I vincitori del Premio Europeo del Patrimonio / Europa Nostra Award 2020, il più importante riconoscimento europeo nel settore, sono stati celebrati questo pomeriggio con un evento digitale che ha coinvolto gli amanti del patrimonio culturale, i professionisti, i volontari e i sostenitori di tutta Europa e non solo. In ottemperanza delle precauzioni di sicurezza contro il COVID-19, la cerimonia di premiazione si è tenuta per la prima volta interamente online, con la partecipazione virtuale di Mariya Gabriel, Commissario europeo per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, e di Hermann Parzinger, Presidente esecutivo di Europa Nostra. Durante la cerimonia online, i rappresentanti della Commissione Europea e di Europa Nostra hanno annunciato i tre vincitori del Grand Prix e il vincitore del Public Choice Award, selezionati tra i 21 vincitori, provenienti da 15 paesi europei, del Premio Europeo del Patrimonio/ Europa Nostra Award di quest’anno.

I vincitori dei Grand Prix 2020 sono:

  • 1) l’esemplare restauro della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, L’Aquila (Italia), fortemente danneggiata dal devastante terremoto del 2009;
  • 2) l’eccezionale progetto Rete Tramontana Network (Italia, Francia, Polonia, Portogallo e Spagna), dedicato alla ricerca del patrimonio materiale e immateriale delle regioni montane europee;
  • 3) la grande mostra Auschwitz. Non molto tempo fa. Non lontano (Polonia/Spagna), in occasione del 75° anniversario della liberazione del più grande campo di concentramento nazista.

I vincitori dei Grand Prix, scelti da una giuria indipendente di esperti e dal Board di Europa Nostra, riceveranno 10.000 euro ciascuno.

Selezionando la Basilica di Santa Maria di Collemaggio come vincitore del Gran Prix di quest’anno nella categoria Conservazione, il Board di Europa Nostra ha voluto sottolineare: “Questo intervento, seppur condotto secondo i più alti standard tecnici e scientifici, è anche innovativo, veramente esemplare e tanto più importante per il suo grande valore simbolico. Dopo il tragico terremoto che ha colpito L’Aquila, il recupero dell’edificio rappresenta la rinascita dell’intera città ed è un’opportunità per la comunità di guarire le ferite causate dal sisma. Questo progetto è una testimonianza esemplare dell’importanza del recupero del patrimonio a rischio“.

Alessandra Vittorini, in rappresentanza della Soprintendenza per L’Aquila e Cratere, che ha guidato il progetto di recupero, ha commentato: “Questo Premio celebra l’impegno e l’appassionato lavoro dei collaboratori della Soprintendenza e degli altri uffici che operano per la ricostruzione del patrimonio culturale aquilano”. Siamo molto orgogliosi che il restauro della Basilica di Santa Maria di Collemaggio sia riconosciuto come un esempio europeo di buona prassi”. Ci auguriamo che Collemaggio continui a rappresentare un caso di studio di riferimento per chi opera per la tutela e la conservazione del patrimonio culturale, e un simbolo di speranza di fronte alle avversità per chi lo vive“.

Assegnando a Rete Tramontana III il Gran Prix 2020  nella categoria Ricerca, il Board di Europa Nostra ha voluto enfatizzare: “Le comunità rurali montane di tutta Europa hanno un patrimonio culturale estremamente ricco e diversificato, sia materiale che immateriale. La natura transfrontaliera e cooperativa del progetto Tramontana Network III è un forte esempio dell’importanza della ricerca come motore per dotare queste comunità degli strumenti necessari per preservare e celebrare il loro patrimonio“.

Luís Costa, Coordinatore di Binaural Nodar, partner del progetto, ha affermato: “Il Premio ci ha aiutato a capire che le piccole organizzazioni locali dedicate al patrimonio culturale rurale che collaborano su scala europea possono produrre risultati rilevanti, diversificati e di grande impatto. Il Premio è anche un omaggio alle comunità rurali europee e alla loro memoria, dimostrando che i paesi europei hanno ancora un profondo legame materiale e simbolico con i loro territori rurali. Infine, il Premio dà visibilità all’importanza dell’archiviazione digitale come strumento per accrescere il senso di profonda conoscenza del tessuto sociale europeo“.

Il Premio del Pubblico è andato al progetto di educazione, formazione e sensibilizzazione ‘L’ambulanza per il Monumenti’ (Romania), che ha salvato centinaia di edifici storici vincolati attraverso una vasta rete di organizzazioni attive nel campo del patrimonio. Questo progetto ha ricevuto il maggior numero di voti, espressi attraverso un sondaggio online con la partecipazione di oltre 12.000 cittadini di tutta Europa.

I vincitori dei Premi Europei del Patrimonio Culturale / Europa Nostra Awards 2020 rappresentano ciò che l’Europa rappresenta: creatività, resilienza, innovazione, solidarietà, talento e dedizione. Questo mi rende orgoglioso – come Commissario europeo e come cittadino europeo. Ringrazio sinceramente ciascuno di loro per aver dimostrato ancora una volta che il patrimonio culturale comune dell’Europa non è solo una parte del nostro passato, ma una risorsa preziosa per affrontare le sfide del presente e per garantire un futuro migliore per tutti. Con il loro lavoro, essi illustrano il grande potenziale del patrimonio culturale per la ripresa socioeconomica dell’Europa all’indomani della pandemia“, ha affermato Mariya Gabriel, Commissario europeo per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù.

Onorare i vincitori di quest’anno dei Premi Europei del Patrimonio / Europa Nostra Awards con una cerimonia completamente digitale è stata un’esperienza eccezionale e arricchente. Ha dimostrato che l’eccellenza, l’impegno e la perseveranza nel nostro mondo del patrimonio non conoscono limiti. Questo è esattamente ciò che i 21 premi assegnati incarnano: sono storie di competenze e di lavoro di squadra eccezionali, di dedizione instancabile e di azione coraggiosa. A nome di Europa Nostra, desidero dare a tutti loro un caloroso benvenuto nella nostra rete paneuropea di Heritage Excellence, in continua crescita, che riunisce le iniziative più accattivanti ed eccezionali di tutto il continente. Nei tempi difficili in cui viviamo, possano questi eroi del patrimonio ispirare molti altri, in Europa e non solo, attraverso la forza convincente del loro esempio positivo“, ha dichiarato Hermann Parzinger, Presidente Esecutivo di Europa Nostra.

I Premi Europei del Patrimonio / Europa Nostra Awards sono stati istituiti dalla Commissione Europea nel 2002 e da allora sono gestiti da Europa Nostra – La voce europea della società civile impegnata per il patrimonio culturale. I premi hanno il sostegno del programma Europa Creativa dell’Unione Europea.

Durante la cerimonia online, i rappresentanti della Commissione Europea e del Consorzio ILUCIDARE, tra cui Europa Nostra, hanno annunciato anche i due vincitori della prima edizione dei Premi Speciali ILUCIDARE: Archeologia per un futuro giovane (Italia/Siria), per l’eccellenza nelle relazioni internazionali; e TYPA – Museo estone della carta e della stampa, Tartu (Estonia), per l’eccellenza nell’innovazione .

I vincitori dei Premi Speciali ILUCIDARE sono stati selezionati dai partner di ILUCIDARE tra le candidature presentate ai Premi Europei del Patrimonio Culturale / Europa Nostra Awards 2020. ILUCIDARE è un progetto finanziato da Horizon 2020 con l’obiettivo di creare una rete internazionale che promuova il patrimonio come risorsa per l’innovazione e le relazioni internazionali.

La Cerimonia di premiazione online è stata arricchita da eccezionali performance musicali preparate dai nostri preziosi partner: l’Orchestra Giovanile dell’Unione Europea, Le Dimore Del Quartetto (Italia), vincitore del Premio Europeo per il Patrimonio/Europa Nostra Award 2019, e il Centro Europeo della Musica di Bougival (Francia).


Grand Prix 2020 nella categoria Conservazione

Basilica di Santa Maria di Collemaggio, L’Aquila, Italia

La restituzione della Basilica di Santa Maria di Collemaggio alla città dell’Aquila, avvenuta nel dicembre del 2017, ha segnato un momento di fondamentale importanza nel percorso di rinascita seguito al tragico terremoto del 6 aprile 2009. Da quel disastro, la Basilica si è confermata nel suo ruolo di luogo simbolo, uno spazio di condivisione, celebrazione e commemorazione per la cittadinanza.

La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città dell’Aquila e i Comuni del Cratere ha curato la progettazione del restauro, con il supporto di esperti di tre università italiane (“Sapienza” Università di Roma, Politecnico di Milano e Università dell’Aquila), e la direzione dei lavori, conclusi in soli due anni. L’intervento è nato da una efficace collaborazione istituzionale tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MiBACT), la Diocesi e il Comune dell’Aquila (proprietario della Basilica) che nel 2013 ha sottoscritto il protocollo ‘Ripartire da Collemaggio’ con ENI s.p.a., in qualità di sponsor.

I pilastri polilobati crollati sono stati ricostruiti, utilizzando i blocchi lapidei recuperati dalle macerie. I pilastri ottagonali della navata sono stati rinforzati smontando e riassemblando quelli irreparabilmente danneggiati, sostituendo solo i blocchi gravemente compromessi e inserendo, ove necessario, barre filettate di rinforzo. Gli archi, le pareti e la copertura del transetto crollati sono stati interamente ricostruiti. Il pavimento danneggiato dal crollo e dal peso dei detriti è stato accuratamente ricomposto. L’organo barocco, distrutto dal crollo del transetto, è stato restaurato e ricollocato al suo posto; gli affreschi, risalenti ai secoli XIII-XV, sono stati protetti e restaurati, come anche gli altari in marmo e gli stucchi barocchi delle cappelle laterali.

Il restauro della Basilica di Santa Maria di Collemaggio ha richiesto non solo l’applicazione delle più avanzate metodologie di conservazione del patrimonio architettonico, ma anche una considerazione costante del ruolo che questa occupa nel contesto della città dell’Aquila. La ‘Perdonanza celestiniana’, iscritta nel 2019 nella lista del Patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO, si svolge ogni anno nella Basilica fin dal 1294 e il ‘Cammino del Perdono’ termina proprio a Collemaggio, testimoniando l’importanza che il monumento riveste per l’intera regione.

Grand Prix nella categoria Ricerca  

Rete Tramontana III, Italia / Francia / Polonia / Portogallo / Spagna

Rete Tramontana III è uno studio approfondito sul patrimonio immateriale delle comunità rurali e montane in Europa che mira a salvaguardare e rivitalizzare tale patrimonio attraverso la sua documentazione e una sua più ampia diffusione. La ricerca è il risultato di una partnership tra otto partner principali provenienti da cinque diversi paesi: Francia, Italia, Polonia, Portogallo e Spagna, con oltre 50 entità associate. Il progetto ha beneficiato del sostegno del programma Europa Creativa dell’Unione europea, che ha finanziato il 60% dei costi, mentre la parte rimanente è stata coperta dai partner.

Oggi, l’eredità immateriale delle comunità rurali e montane deve affrontare molte minacce, come il declino della conoscenza e della pratica delle tradizioni, la distruzione dell’ambiente e del paesaggio e l’emarginazione indotta dalla globalizzazione. Le stesse comunità affrontano anche numerosi problemi sociali, come un aumento del tasso di disoccupazione giovanile. Tali sfide, tuttavia, hanno anche offerto l’opportunità di creare nuove risorse e di ricercare e sperimentare nuove forme di coesione sociale, culturale ed economica.

Il patrimonio immateriale delle comunità rurali e montane è immensamente diversificato e ricco, e la sua documentazione di fondamentale importanza per la sua conservazione e rivitalizzazione. A tal fine, la Rete Tramontana ha condotto ricerche, prodotto pubblicazioni, organizzato seminari artistici ed eventi culturali e sostenuto direttamente artisti in queste aree. Il coinvolgimento delle comunità in tali processi è stato cruciale in quanto l’accesso a questo patrimonio è spesso limitato.

Il progetto Rete Tramontana III si basa sul lavoro completato durante i progetti Rete Tramontana I (2012-2013) e Rete Tramontana II (2014-2015), e ne espande le prospettive. In queste precedenti fasi, la rete Tramontana ha condotto oltre 1.200 indagini sul campo nell’ambito, tra gli altri, della linguistica, dell’antropologia, dei paesaggi sonori e dell’etnomusicologia. Sono state raccolte documentazioni fotografiche e audiovisive, e acquisiti repertori testuali. Un database con una parte di questo materiale è ora disponibile su un portale internet ben progettato, di notevole importanza per lo studio e la promozione della cultura delle regioni coinvolte. Oltre alle attività di ricerca, sono stati organizzati seminari, attività didattiche, mostre multimediali e proiezioni video in collaborazione con numerose istituzioni, università, scuole, fondazioni, biblioteche e musei.

I risultati della ricerca sono stati utilizzati anche nella creazione di un programma educativo cooperativo. Ciò ha coinvolto gli otto partner del progetto – vale a dire Binaural Nodar, Audiolab, Akademia Profil, Bambun, Eth Ostau Comengés, LEM-Italia, Nosauts de Bigòrra e Numériculture Gascogne – che hanno realizzato specifiche attività avvalendosi del contributo di ciascuno degli altri partner, al fine di incoraggiare la cooperazione internazionale e gli scambi culturali.

 

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