Gli accorpamenti della riforma Bonisoli affosseranno definitivamente i musei piccoli?

Domani, 22 agosto, entreranno in vigore parte delle modifiche introdotte dalla cosiddetta “Riforma Bonisoli”

Un articolo di i Federico Giannini, scritto il 19/08/2019, e pubblicato su Finestre dell’arte  descrive, con grande preoccupazione, la situazione.

Con i nuovi accorpamenti introdotti dalla riforma Bonisoli, c’è il rischio che i musei piccoli, in parte già provati dalla riforma Franceschini, vengano definitivamente affossati?

Con un blitz di Ferragosto, che s’inserisce nel solco della ben consolidata tradizione che vede approvare decreti d’importanza cruciale in periodi dell’anno durante i quali ci si aspetterebbe che tutti siano distratti dalle ferie e dalle festività (e, questa volta, con l’aggravante della crisi di governo alle porte), il ministro dei beni culturali, Alberto Bonisoli, ha completamente stravolto l’assetto dei musei statali italiani. Stravolgimenti che, peraltro, hanno sorpreso tutti, dal momento che sono arrivati all’improvviso, e apparentemente senza esser preceduti da approfondite discussioni, né da ponderate analisi capaci, se non di reggere, quanto meno di motivare la nuova suddivisione dei musei statali. Gli accorpamenti sarebbero stati pensati, come da giorni andiamo sentendo ripetere, nell’ottica di rendere più moderna e razionale la gestione: non è però dato sapere di più, ovvero non si conoscono ancora i motivi per i quali certi musei sono stati accorpati ad altri, i motivi per i quali ad alcuni musei è stata rimossa l’autonomia, i motivi per i quali sono stati creati poli museali così vasti, con regioni unite a coppie.

Quale sia la nuova forma che ha assunto la rete museale statale a seguito degli accorpamenti, è ormai cosa nota, ma vale la pena soffermarsi almeno sui casi più eclatanti per cercare di prevedere quello che potrebbe accadere. Uno degli abbinamenti più “rumorosi”, per così dire, è quello che riguarda il Cenacolo Vinciano che, senz’alcuna apparente avvisaglia, è stato scorporato dal Polo museale regionale della Lombardia per essere accorpato alla Pinacoteca di Brera. Questa scelta dev’essere analizzata sotto almeno due punti di vista: il primo, quello dei musei dell’ormai ex polo regionale, il secondo, quello del nuovo maxi-istituto che nascerà con l’entrata in vigore del primo decreto attuativo della riforma Bonisoli, il 22 agosto.

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