Gli investimenti del PNNR per la cultura

Articolo pubblicato da Openpolis  . Articolo del quale si consiglia la lettura   

L’Italia ha uno dei patrimoni artistico-culturali più importanti al mondo. Per questo il Pnrr prevede una serie di investimenti per la sua valorizzazione. Tra gli obiettivi principali, la digitalizzazione del settore e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Il nostro paese si distingue nel mondo per il suo vasto e importante patrimonio di arte e cultura. Dalle opere in senso stretto, come dipinti e sculture, a parchi, monumenti, giardini, ville storiche e altre strutture dall’alto valore architettonico.

Per farsi un’idea dell’immenso capitale a disposizione basti pensare al grandissimo numero di musei presenti. Secondo i dati Istat relativi al 2019 infatti sono 4.880 i musei e gli istituti similari presenti in maniera capillare su tutto il territorio nazionale. Circa un comune su tre ospita almeno un museo, un’area archeologica e/o un monumento. Un patrimonio dal valore inestimabile, che non solo offre alle persone l’opportunità di accrescere la propria conoscenza e cultura anche fuori da scuole e università, ma che contribuisce in maniera significativa anche all’economia del nostro paese.

Purtroppo questo settore, più di altri, è stato duramente colpito dalla pandemia, che ha imposto per diversi periodi la chiusura dei luoghi dedicati alla cultura. Oltre ad aver modificato le modalità con cui le persone accedono all’arte, usufruendo sempre più delle nuove tecnologie. Una transizione che tuttavia la maggior parte dei musei e degli attrattori culturali non era preparata a gestire.

Per rilanciare questo settore strategico sono stati inseriti specifici investimenti all’interno del piano nazionale di ripresa e resistenza (Pnrr). Si tratta di una cifra pari al 2,44% delle risorse complessive, considerando anche il fondo complementare e gli altri fondi strutturali europei destinati al nostro paese. (continua sul sito)

 

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