Itinerari’ del patrimonio culturale da tutto il mondo: studiosi da dodici paesi a Catania per CHAIN 2024

Perché gli itinerari ci riguardano?

Il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania ospita dal 27 al 29 febbraio 2024 la conferenza internazionale CHAIN 2024 – Cultural Heritage Routes, Safeguarding, Participation, Sustainable Development, organizzata dai dottorandi e dalle dottorande, dai docenti e dalle docenti in Scienze per il Patrimonio e la Produzione Culturale. L’evento è realizzato con il patrocinio di ICCROMDiCultHer, Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura, Federculture e FAI Catania e in partnership con l’ESACH (European Students’ Association for Cultural Heritage) e Archeo Unict.

Dopo il successo registrato nelle due precedenti edizioni, l’appuntamento del 2024 raccoglie un numero ancora più alto di adesioni provenienti da svariati settori del panorama scientifico e culturale internazionale, segnando un ulteriore passo in avanti rispetto al progetto originale nato nel 2020. Saranno infatti presenti studiosi e studiose, professionisti, progetti e associazioni provenienti da dodici paesi del mondo,  dagli Stati Uniti alle Filippine, dal Regno Unito e da tutta Europa. CHAIN (Cultural Heritage Academic Interdisciplinary Network) costruisce pertanto dalla sua fondazione una rete fra ricercatori, enti e operatori su questioni e prospettive legate al patrimonio culturale, con particolare attenzione alla valorizzazione del ruolo svolto dalla ricerca e dalle buone pratiche a essa collegate.

L’esperienza positiva maturata nel corso degli anni ha incoraggiato i giovani ricercatori aderenti al network a confrontarsi con una nuova tematica di ricerca incentrata sugli itinerari del patrimonio culturale, intesi non solo in senso geografico, ma anche simbolico, ossia come traiettorie di intersezione e di scambio tra ‘percorsi’ vòlti alla salvaguardia, alla valorizzazione e allo sviluppo sostenibile del patrimonio culturale materiale e immateriale. Questi percorsi – in accordo con alcuni fondamentali pronunciamenti del Consiglio d’Europa sui diritti umani, democrazia e scambi interculturali – non conducono necessariamente a luoghi ‘fisici’, come siti archeologici, parchi culturali, musei, etc., ma possono anche rappresentare una via per entrare in contatto con espressioni culturali ‘ibride’, tangibili e intangibili. 

Condividere gli itinerari fra ricerca e condivisione pubblica

Gli interventi proposti nel corso del convegno prenderanno le mosse da tre differenti chiavi di lettura che guardano agli ‘itinerari’ come:

  • occasione di salvaguardia del patrimonio culturale;
  • strumento di partecipazione alla fruizione del patrimonio culturale;
  • strategia di sviluppo sostenibile del patrimonio culturale.

L’approccio interdisciplinare che caratterizza la mission di CHAIN ha portato alla redazione di un programma inclusivo che accogliecontributi di diverse aree del sapere umanistico e scientifico, coinvolte nella valorizzazione, gestione e tutela del patrimonio culturale. Le aree disciplinari spaziano quindi dalle arti figurative alle collezioni, dagli studi sul paesaggio ai nuovi media linguistici, dall’etnografia alle comunità partecipative, dalla museologia alle nuove tecniche di valorizzazione, dalla digitalizzazione all’introduzione di nuove strategie sostenibili.

Le tre giornate (https://bit.ly/chain2024programme) saranno articolate in sessioni di studio, ognuna delle quali introdotta da una keynote lecture:

  • Il 27 febbraio Rosanna Cappelli introdurrà la prima giornata di studi (Salvaguardia) con una prolusione dal titolo: ‘Esistere come donna’. Percorsi e strategie editoriali per una nuova geografia della creatività femminile. Già membro della commissione del Mibac per le attività di valorizzazione dei beni culturali, nel 2010 è diventata direttore generale della divisione Arte, Mostre e Musei della casa editrice Electa (Mondadori) e dal 2020 amministratore delegato della stessa. Si è distinta per il suo impegno di ricerca nel campo delle politiche per il patrimonio e delle pratiche di gestione e valorizzazione tra pubblico e privato. 
  • Il 28 febbraio sarà presente Cristina Gazzola con l’intervento intitolato Heritage as a tool for socio-educational and linguistic-cultural mediation interventions in communities. From artwork to storytelling and storydoing, nella quale saranno affrontati i temi dell’inclusione e dell’accessibilità attraverso le buone pratiche sviluppate grazie al lavoro su e con il patrimonio. Responsabile del coordinamento e della progettazione delle attività educative nell’ottica di massima accessibilità ed inclusione per il Dipartimento dei Servizi Educativi della Fondazione Musei Civici di Venezia. La sua attività di studiosa si svolge nel campo dell’educazione museale con l’ideazione di percorsi plurisensoriali per visitatori con disabilità intellettiva e l’organizzazione di progetti educativi per favorire l’integrazione, l’accesso culturale e la partecipazione creativa ed espressiva di adulti e ragazzi provenienti da Paesi e culture differenti. Presenterà la seconda giornata (Partecipazione)
  • L’ultima giornata sarà introdotta da Antonia Gravagnuolo con una relazione dal titolo Adaptive re-use of cultural heritage as circular economy strategy, dedicata alla digitalizzazione, alle nuove tecnologie e al paesaggio. Architetta e ricercatrice del CNR ISPC in metodi di valutazione per la rigenerazione del patrimonio culturale e paesaggistico. Coordinatrice dei progetti Horizon 2020 Be.CULTOUR su modelli circolari per il turismo culturale (2021-2024) e COSME Trace (2023-2025), Co-coordinatrice Horizon 2020 CLIC (2017-2021).

I contributi presentati al convegno saranno disseminati attraverso una pubblicazione finale nella collana CHAIN (Duetredue).

CHAIN 2024 è realizzato grazie anche al sostegno degli sponsor del territorio catanese insieme ad altri: San Pellegrino (Nestlé), Tomarchio, Alcantara, Azienda agricola Musa, Oleificio Russo.

Come partecipare 

L’evento si svolgerà in modalità mista: in presenza presso l’Aula ‘Vincenzo La Rosa’ – Palazzo Ingrassia del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania e online su MS Teams.

Per partecipare online è necessario registrarsi gratuitamente (per ricevere i link) al sito: https://bit.ly/Chain2024TeamsRegistration.

Alla fine del convegno sarà possibile richiedere un attestato di partecipazione.

 

PER ULTERIORI INFORMAZIONI 

 

CHAIN TEAM 2024

 

CHAIN BOARD

  • Pietro Maria Militello          (coordinatore, area archeologia)
  • Maria Rosa De Luca          (vicecoordinatore, area musicologia)
  • Germana Barone               (area museologia/mineralogia applicata)
  • Luigi Maria Caliò                (area archeologia)
  • Barbara Mancuso              (area storia dell’arte)
  • Anna Mignosa                    (area economia dei beni culturali)
  • Stefania Rimini                   (area cinema, fotografia e televisione)
  • Federica Santagati             (area museologia)

Filippo Stanco                    (area digitale e informatica applicata alla valorizzazione dei beni culturali, laboratorio multimediale e sviluppo di giochi digitali)

 CURATORI

  • Antonella Bertino, Daniele Cannavò, Silvia Portale, Giuseppe Sanfratello, Marilisa Spironello, Chiara Torre

 COORDINAMENTO

  • Thea Messina, Francesca Prado, Giuseppe Sanfratello, Giovanna Santaera, Marilisa Spironello

 COMUNICAZIONE

  • Davide Aquini, Doriana Masucci, Lorenzo Napodano, Grazia Nicotra, Serena Rapisarda, Enrico Riccobene, Giovanna Santaera, Paolino Trapani

 SEGRETERIA

  • Alessandro Di Costa, Doriana Masucci, Thea Messina, Nicol Oddo, Francesca Prado

 

LOGISTICA

Sofia Bulgarini, Concetta Cataldo, Fabiana Cerasa, Giorgia Coco, Serena D’Amico, Valeria Guarnera, Roberto Indovina, Silvia Majorana, Thea Messina, Francesca Prado, Angela Scialfa 

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