Le mostrə della Laguna” – inaugurazione 5 Nov. 2021, S.a.L.E. Docks, Venezia

Artisti

  • Anna Fietta,
  • Maddalena Fragnito ed Emanuele Braga,
  • Ranjit Kandalgaonkar,
  • Eleanor Morgan,
  • Nikolay Oleinikov,
  • stARTT,
  • Vanessa Milan.

Che cosa succederebbe se le istituzioni artistiche di Venezia fossero mostruosamente differenti? Se l’arte si liberasse dalle logiche del profitto e del turismo? Se fossero invece luoghi abitati dalla comunità e dall’idea della cura?

Sale Docks invita sette artisti internazionali a immaginare una geografia utopica degli spazi culturali di questa città: sei luoghi che si reinventano in chiave
transfemminista e decoloniale, all’insegna della giustizia ambientale e della difesa dello spazio pubblico. Le mostre non sono solo esposizioni, ma s/oggetti, mostri che sconfessano la normalità dell’arte come oggetto di consumo e speculazione, prodotto dell’industria turistica e veicolo della
gentrificazione. Le mostrə non sono solo mostre: l’impiego del carattere schwa (ə) mette in moto un’utopia inclusiva e generativa, tanto ostentata quanto disattesa dal mondo dell’arte.

Partendo dalla consapevolezza che il concetto di utopia assume significati contraddittori/controversi/ambivalenti, il collettivo Sale Docks non concepisce questo progetto curatoriale come un mero esercizio di fantasia. La nostra immaginazione è il frutto di quattordici anni di pratiche artistiche militanti che si oppongono alla concezione neoliberale dell’arte.

La pandemia ha messo in crisi questo modello, palesando la necessità di un cambiamento radicale.

Le mostrə sono un’alternativa ai limiti che caratterizzano le istituzioni esistenti, i loro legami con capitali privati, la rendita immobiliare, la cattura e la messa a valore di immaginari sovversivi. Il progetto espositivo prevede la realizzazione di sette istituzioni immaginarie, ognuna affidata alla cura di un artista. Il funzionamento di ogni istituzione si basa su un modello di governance intersezionale, che racchiuda tutti i campi politici mobilitati ed è quindi comune a tutte le istituzioni. Oltre alla governance, l’istituzione mostruosa è definita da una mission, si colloca in una posizione urbana immaginifica, ospita un archivio e si riappropria dello spazio pubblico.

In collaborazione con: 
Goethe Institut/Performing ArchitecturePerforming Architecture è il progetto del Goethe-Institut che in occasione della Biennale di Architettura di Venezia esplora la dimensione performativa dell'architettura, le sue intersezioni e i suoi punti di contatto con la coreografia e le arti performative. www.goethe.de/performingarchitecture

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