Riapre il Museum of Art di Hong Kong

Dal 30 novembre, il pubblico potrà ammirare il Museo. Goppion firma gli allestimenti di due gallerie permanenti

Istituito nel 1962, l’HKMoA fu ospitato per la prima volta nel Municipio e trasferito nell’attuale sede a Tsim Sha Tsui nel 1991. La missione del Museo è da sempre quella di preservare il patrimonio culturale cinese e promuovere l’arte di Hong Kong attraverso quattro collezioni principali che spaziano dall’antico al contemporaneo (pittura e calligrafia, antichità, arte commerciale e arte moderna).

L’HKMoA è rimasto chiuso dall’agosto 2015 fino ad oggi per dare spazio a un ampio e articolato progetto di rinnovamento volto a migliorarne le strutture e ad aumentare lo spazio espositivo. La ristrutturazione, intrapresa da HKSAR’s Architectural Services Department (ArchSD), ha conferito all’HKMoA un’identità unica con caratteristiche architettoniche ultramoderne. La nuova facciata in vetro conferisce al palazzo leggerezza e riconoscibilità e, al tempo stesso, dona grande luminosità agli spazi interni.

Con un’area espositiva aumentata di circa il 40% (da circa 7.000 metri quadrati a circa 10.000 metri quadrati), il numero delle gallerie passa da 7 a 12, inclusa una galleria alta 9 metri nel nuovo blocco annesso, ideata per l’esposizione di opere d’arte di dimensioni fuori dal comune. Due nuove gallerie sono state poi progettate sull’esteso tetto del Museo.

Goppion, nell’ottobre 2018, è stata incaricata di ingegnerizzare e realizzare le vetrine permanenti di due gallerie. La “Chinese Antiquities Gallery”, chiamata ad ospitare reperti dal periodo neolitico fino al 20 ° secolo, che comprende ceramiche e altre opere d’arte decorative, così come oggetti in vetro, bambù intagliato, legno, corno di avorio e rinoceronte, nonché costumi, tessuti e mobili.

Per soddisfare le richieste e le esigenze del Museo, la Goppion ha progettato e installato 45 vetrine a isola (mm2500x800x2100h). Ulteriori elementi caratterizzanti, progettati da Goppion, sono la presenza di sistemi illuminotecnici di ultima generazione, regolabili tramite Bluetooth via Smartphone e Tablet, il sistema di stabilizzazione dell’umidità relativa con sistema attivo e il sistema di filtrazione a ricircolo dell’aria.

Per la “Fine Art Gallery”, una collezione di oltre 5000 opere tra dipinti, calligrafie e opere provenienti da diverse scuole e periodo della pittura cinese, Goppion ha realizzato 24 vetrine a parete per un totale di 180 metri di larghezza e un’altezza di 3,4 metri. Le vetrine sono state assemblate in loco, movimentando una grande quantità di materiali tra cui 75 grandi lastre in vetro, con un sistema di fissaggio a pavimento, non potendo essere fissate a parete o a soffitto, che, insieme ad un approfondito studio di ingegneria strutturale, garantisce stabilità e resistenza strutturale alle imponenti vetrine. Per rispondere alla richiesta di apertura delle grandi ante a scorrimento per l’80% della loro larghezza, senza sistemi di supporto a pavimento, si è reso necessario lo studio di un sistema di guide e cuscinetti così innovativo da rendere possibile il deposito di una domanda di brevetto.

Anche in questo caso si è optato per sistemi di illuminazione dotati di Bluetooth e regolabili singolarmente tramite Smartphone/Tablet, mentre per la stabilizzazione dell’umidità relativa è stato impiegato un innovativo sistema a membrane elettrolitiche, gestibile da remoto.

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