Vive l’arte a L’Aquila

Al Munda ciclo di incontri sul patrimonio artistico restaurato

La frontiera del sisma le ha capovolte, frantumate, distrutte. Ma fra la incerta polvere di una matassa confusa, mani professionali hanno raccolto anche il non recuperabile e ci hanno restituito, incredibilmente, opere considerate perdute.

Sono stati i restauratori, “alchimia” del nuovo secolo, che unendo le conoscenze della materia alle interpretazioni creative, in una visione che evadeva i laceri di cartapesta, o legno, o terracotta, a restituire i capolavori dell’arte abruzzese.

Per questo motivo Lucia Arbace, direttore del Polo Museale, a dieci anni dal sisma, vuole fare di quella esperienza un segno tangibile nella filologia del restauro e nel percorso di ricomposizione di un puzzle identitario con la IV edizione di Vive l’arte a L’Aquilaciclo di incontri iniziato già nel 2009 e che ora prosegue coinvolgendo Istituti di restauro di massima eccellenza del Mibact e restauratori tra i più eminenti nel panorama nazionale.

Gli appuntamenti, organizzati in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila, tanto che la partecipazione degli studenti varrà 2 CFU per almeno 8 incontri, 1 CFU per quattro incontri, avranno luogo dal 24 ottobre al 19 dicembre al MuNDA con entrata gratuita alle ore 17,30 e racconteranno gli interventi condotti su manufatti diversi per tecnica e materiali costitutivi offrendo una pluralità delle metodologie di intervento adottate sui dipinti su tavola e tela, sculture lignee policrome, manufatti lapidei,  sculture dorate e dipinte in cartapesta e in terracotta.

A conclusione di ogni intervento sarà possibile visitare gratuitamente il museo.

Ma non solo. Si è voluto associare a questi appuntamenti una cena di tre portate, al costo di 20 €, bevande incluse, presso il ristorante “Le origini. Alle 99 cannelle”  con ricette della cultura gastronomica contadina, che rilegge le tradizioni e gli alimenti del territorio per completare una giornata, un focus sul recupero, caleidoscopio di conoscenza ragionata.

Di seguito l’elenco degli interventi in programma:

24 ottobre 2019 – Il restauro del presepe in terracotta dipinta e dorata di Santa Maria del Ponte (fine XV sec.) – Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, prof.ssa Elisabeth Huber.

30 ottobre 2019 – La manutenzione dei dipinti su tavola e i più recenti interventi di restauro al Trittico di Beffi – prof.ssa Elisabetta Sonnino.

7 novembre 2019 – I restauri che richiedono creatività: il caso dell’intervento sul dipinto di Giovanni Paolo Cardone, vittima del terremoto – prof.ssa Eugenie Knight.

14 novembre 2019 – Il restauro della Sacra Famiglia con San Giovannino e san Francesco di Cola dell’Amatrice – Opificio delle Pietre Dure, prof.ssa Oriana Sartiani, prof. Andrea Santacesaria.

21 novembre 2019 – La reintegrazione plastica su alcuni manufatti lapidei del MuNDA: tradizione e nuove tecnologie – MIMARC S.r.l., dott. Antonio Mignemi.

28 novembre 2019 – Sant’Antonio Abate rivive, il recupero di un’opera “perduta” – Consorzio le Arti, dott.ssa Antonella Amoruso.

5 dicembre 2019 – Il restauro dei Santi Patroni di Giulio Cesare Bedeschini come metafora della rinascita cittadina – prof.ssa Valentina White.

12 dicembre 2019 – Il restauro del San Girolamo di cartapesta di Pompeo Cesura – dott. Umberto Maggio.

19 dicembre 2019 – Il restauro di un badalone ligneo quattrocentesco – dott.ssa Norma Carnicelli.

Articolo pubblicato su NEWSTOWN

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